Emanazione della Cooperativa Radio Trasmissioni Casorezzo, Radio Jolly nasce nei primi anni Ottanta sulla frequenza 100,700mhz con studi e primo impianto in Via per Busto Garolfo (curiosamente la stessa Via della sede iniziale della concittadina ).
La devastante grandinata dell' Agosto 1986 costringe il trasloco in Via per Parabiago con riposizionamento della frequenza sui 96,300 ed antenna installata questa volta sulla torre piezometrica di San Giorgio su Legnano con relativo ponte radio.
La radio "resiste" fino al 1993 quando (come per moltissime altre emittenti locali) le restrizioni della legge Mammì la costringono a cedere il passo alienando i propri impianti a di Legnano.


Pochi mesi prima di mancare (2 Febbraio 2023) il fondatore della Radio Pietro Turati ci aveva inviato un suo prezioso ricordo :

Negli anni ottanta ero responsabile delle feste dell'Unità settore spettacoli e trovavo sempre il modo di inventarmi una "serata giovani" (tra l'altro organizzai il primo concerto di musica celtica).
Un gruppo di ragazzi più o meno ventenni (io ne avevo già trenta),mi prospettano l'idea della radio.
Essendo oltre che giovani anche squattrinati, mi impegnai con loro dicendo che se per alcuni mesi avessimo risparmiato 40.000 lire a testa si poteva fare.
Detto fatto: dal notaio nove soci costituiscono la COOP Radio Trasmissioni Casorezzo con tanto di statuto, finalità e nome (suggerito da mia figlia nata nel '75) appunto radio Jolly.
E da lì partimmo con l'obiettivo di essere economicamente indipendenti : io e altri eravamo contrari alla pubblicità anche perchè chiedere soldi alle attività locali richiedeva tempo e faccia tosta,cosa che a noi mancava.
Raggiungemmo comunque l'obiettivo grazie ad un colpo di fortuna ed un po' di audacia.
Frequentando casualmente il supermercato per professionisti Metro di Castellanza, sentii che giravano musiche ed annunci secondo me insulsi.
Ci pensai giorni e notti e alla fine mi decisi.
Mi presentai all'allora direttore con una proposta : ti fornisco una cassetta campione con incisa musica e come intendo io la pubblicità.
Lui mi disse di provarci anche se altre radio si erano proposte (e fece nomi da paura).
Ebbene (forse casualità o forse no), nella settimana in cui passò la mia demo il magazzino ebbe una impennata di acquisti del 27%.
Il direttore mi chiamò e mi commissionò ogni 12 giorni 15 cassette per gli altrettanti punti Metro del Nord Italia.
Eravamo finalmente autosufficienti.
Ma nei primi anni Novanta subentrarono una serie di problematiche :
minacciava di farci chiudere per interferenze anche se eravamo perfettamente in regola.
Davamo fastidio : qualcuno ci denunciò alla polizia postale con la scusa di disturbi all'aeroporto di Cameri (chissà poi perché Cameri e non Malpensa che era molto più vicina).
Con la nuova legge bisognava avere un giornalista responsabile (ce ne erano ma a costi per noi proibitivi).
Ci imposero poi di tenere registrati i programmi per x giorni,non mi ricordo quanti.
Ormai, più che tempo da dedicare alla radio, ci volevano ore per burocrazia ed avvocati (e sempre più soldi da tirare fuori).
Cominciammo a capire che avrebbero vinto loro: le poche radio commerciali che si sentono ancora oggi, esattamente il contrario dei nostri principi.
Inevitabile l' inserirsi di scoramento tra i soci che ci portò alla decisione di interrompere l'attività.
Non finirò mai di ringraziare i nove soci fondatori della Cooperativa che ci hanno messo volontà impegno e soldi di tasca propria.

Ultimo aggiornamento scheda : 18.08.2023

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