Milano, primi mesi del 1976.
Diverse porzioni della modulazione di frequenza non sono ancora presidiate o lo sono con segnali deboli, che giungono da molto lontano (es. Torino), ai limiti dell' udibilita'.
Eppure Tommaso Mantegazzini, giovanissimo tecnico molto preparato, decide di installare un'antenna in Viale Brenta 4 (dove ha gia' allestito uno studio radiofonico di fortuna),
alimentandola con un trasmettitore sintonizzato sui 107,500 MHz.
Cioe' in una sezione della FM considerata da piu' off-limits e cio' sia perche' la maggioranza dei ricevitori del tempo si ferma ai 104 MHz, sia perche' si dice che
trasmettere li' sia illegale in quanto foriero di rischi alla navigazione aerea (cui e' destinata la parte immediatamente superiore dello spettro elettromagnetico,
dopo i 108 MHz).
Ovviamente la frequenza e' del tutto libera e quindi, con una manciata di watt irradiati da una postazione non certo tra le piu' significative di Milano, il segnale
viaggia e copre, pur in maniera eterogenea, tutta la citta' di Milano.
La radio per Tommy, cosi' si fa chiamare il nostro, e' puro divertimento e pertanto il nome piu' adatto gli pare essere "Funny Radio".
Naturalmente il palinsesto e' generalista, con numerosi improvvisati dj che si alternano al microfono, intrattenendo alla meno peggio i radioascoltatori che incappano
nei "megacicli" delle prime radio libere lombarde.
Il format musicale e' vario e, come si usa in quel momento, i programmi trasmessi spaziano dal rock alla musica impegnata italiana, dalla disco music a quella melodica.
Dopo pochi mesi, esattamente il 21 giugno 1976, il giovane editore decide di assumere uno stile piu' ortodosso e abbandona la frequenza d' arrembaggio "fuori banda"
collocandosi al centro della FM, sui 98,200 MHz , rinominando poco dopo l' emittente con un piu' impegnativo
.