Emittente di via Londonio , nata nel 1979 col nome di
si rinominera' ben presto (mantenendo l' acronimo R.A.M.) Radio Atlanta Milano .
Essenziale come la dotazione tecnica il claim dell'emittente:
"Musica, musica ... musica!".
In quattro e quattr' otto decine di voci si alternano nella lunga giornata
in diretta.
La stazione, in breve, emerge: dalla cantina al piano terra, occupando
lo spazio di un negozio dalla gialla vetrina.
I programmi sono prevalentemente orientati verso la musica a richiesta e
le immancabili dediche.
Il taglio musicale e' estremamente popolare: Renato Zero, Claudio Baglioni,
Antonello Venditti; ma anche Gazebo, Gary Low e P Lion compongono una
playlist dimensionata sui gusti del conduttore alla consolle.
Il mattino e' interminabile: Mauro Magni (
nome "d' arte" di Mauro Tosi, titolare della radio ) conduce per cinque lunghe ore
il "Matinee", seguito nel pomeriggio e fino a tarda notte da Toto Farina,
Mirko Valli, Valentina, Maurizio Ferrari (pseudonimo di
Beppe Cogliandro che avrà in seguito una importante carriera di conduttore radiofonico)
, Davide Rossi (poi presidente Univideo),
Silvio Stasi, Franco Giordani, Gianluca Visconti
con sporadici interventi di Thomas Damiani di
che, abitando nello stesso stabile di Via Londonio si concede di tanto
in tanto agli ascoltatori della piccola emittente.
Immancabili i notturni, dove le telefonate in diretta degli ascoltatori
sono le assolute protagoniste.
Nel palinsesto trovano spazio anche programmi di nicchia in dialetto
milanese e curiose "radiovendite" di bianco per la casa sponsorizzate
dal negozio di Blu Bassetti di Corso Vercelli (il cui proprietario
e' Franco Oliani, editore di
).
La radio e' decisamente amatoriale e a tratti banale (cosi' un jingle:
"Radio, Radio, Radio Atlanta, e' la radio che ti incanta: se l' ascolti un
momento, non la scordi e sei contento"), ma gli artefici danno l'anima per
farsi notare.
Tuttavia, la frequenza 95,700 MHz , gia' limitata dalle scarse potenzialita' del
sito di trasmissione, in una
FM congestionata, non consente di superare la dimensione di quartiere.
Almeno fino all' intuizione di Tosi dei primi mesi del 1982, a due anni
dall' avvio delle trasmissioni: presidiare il fine banda, i 108 MHz , dove
(quasi) nessuno vuole spingersi per paura di finire nelle fauci
dell' Escopost (Milano e' a un tiro di schioppo dall' aeroporto di Linate
e oltre i 108 MHz ci sono le comunicazioni terra-bordo dei velivoli).
Cosi', sul palo che sovrasta qualche troncone di traliccio a sezione
triangolare sullo stabile di Via Londonio compaiono altri 4 dipoli IRTE
in direzione opposta a quelli della frequenza 95,700 MHz e da li' inizia
ad operare prima con 1 e poi con 2 kW la nuova frequenza a 108 MHz
(per i primi tempi addirittura con qualche decina di kHz in piu').
La quale, ovviamente libera, spazia su tutta la citta', estendendosi
anche in zone a sud della provincia.
E' fatta: Radio Atlanta diviene finalmente una stazione di dimensione
cittadina e le cose si fanno (un po') piu' serie , anche se gli inserzionisti
rimangono sempre quelli del quartiere circostante, salva qualche eccezione.
Ma la pacchia dura poco: nel 1984
cede la frequenza 107.850 a Radio Krishna Centrale, il network che dalla
Toscana si sta sviluppando a livello nazionale
, e che installa un potente impianto ultraregionale
da 5 kW al Monte Penice (Pc).
La frequenza di Radio Atlanta subisce un duro contraccolpo .
La radio rischia quindi di tornare ad una dimensione di quartiere, sicche',
nel 1985, Tosi decide di installare anch'egli un impianto al Monte Penice,
pure a 108 MHz.
La dimensione di servizio diviene di colpo extraregionale, ma il nuovo
diffusore al Monte Penice e' oggetto di frequentissimi fermi
e grava sensibilmente sui costi dell' emittente (che gia' ha perso di
mordente sul piano dei contenuti, con molte defezioni dall' organigramma)
.
Eppoi c'e' una domanda (retorica) che domina i pensieri di tutti:
che senso ha mantenere un impianto interregionale quando la raccolta
pubblicitaria si concentra essenzialmente nel quartiere dove ha la sede la
stazione?
La risposta (scontata) e' l' anticamera della fine di Radio Atlanta: di li' a
tre anni Tosi, dopo aver dismesso (naturalmente senza cederlo a terzi) il
diffusore da Monte Penice, cedera' gli impianti milanesi a Radio Maria
di Erba, alla ricerca di uno sviluppo su Milano.
Fonte : Newslinet.it (1)1>
Curiosita' :
Nei primi anni '90, in Via Prina 9 (zona molto adiacente agli studi della Radio) inizio' le trasmissioni una emittente
che prima di trasformarsi in
adotto' curiosamente lo stesso nome : Radio Atlanta.
Nel 2010, grazie ancora a Mauro Magni, la radio rinasce sul web :