Ripercorriamo gli eventi di quella che è riconosciuta come la prima vera radio libera Italiana
(non tanto cronologicamente quanto per assetto e per regolarità di trasmissioni) riportando la pagina "storia" del vecchio sito di
arricchita da nostri inserti :
1975 : E' l'anno della nostra nascita, il piu' importante e probabilmente piu' ricco di notizie per cio' che ci riguarda.
Radio Milano International e' nata il 10 marzo , una data destinata a segnare una svolta fondamentale nel mondo della comunicazione
visto che ha formalmente dato il via a migliaia di piccole e grandi realta' radio-televisive.
La "formazione" iniziale e' composta da 3 ragazzi con eta' media 20 anni: Rino Borra , Piero e Nino Cozzi
che "inventano" uno stile, sino ad allora sconosciuto in Italia,di comunicare: spontaneita', freschezza, molto americanismo e tanta musica.
All' allegato (1) spezzone di "trasmissione" del 19.03.75.
Il successo e' totale e immediato: tutta la stampa quotidiana e settimanale si appassiona alle vicissitudini di questo manipolo di pazzi che
cominciano a trasmettere 3 ore al giorno (dalle 17 alle 20) per poi arrivare alle famose 24 ore NON STOP MUSIC nel giro di poche settimane.
Il 14 aprile il primo "ostacolo": l'Escopost sequestra gli impianti e spegne l'antenna "pirata".
Poco meno di due settimane piu' tardi, il 26 aprile , la sentenza del Pretore di Milano Dott. Cassala :" E' pienamente legittima l'attivita' di
trasmissioni radiofoniche come quella di Radio Milano International fino a quando non si determinano interferenze che possano nuocere o disturbare
la ricezione delle normali emittenti di Stato".
E' fatta!! L'antenna diventa "privata" e comincia a crescere vertiginosamente.
Arrivano i primi collaboratori: Pino Beccaria , Giovanni Branchini, Claudio Cecchetto , Massimo Cerri,
Gigio D'Ambrosio , Franco Fayenz ,
Beppe Farah ,
Sandro Giacobbe, Giovanna, Carmelo e Michelangelo La Bionda, Paolo Limiti, Lino Patruno, Francis Jacques Petrus,
Fabio Santini , Fausto Terenzi , Roberto Zaino .
E' un anno indimenticabile! Negli studi della radio si respira un'atmosfera magica: non ci sono parole per descrivere l'entusiasmo
e la voglia di intraprendere questa nuova avventura dal sapore pionieristico che, giorno dopo giorno, da sempre maggiori soddisfazioni.
Arrivano centinaia di richieste di lavoro. Essere un d.j. ... da dei "discreti" privilegi.
All' allegato (2) la ricostruzione di quel periodo a cura di Gigio D'Ambrosio e Fausto Terenzi (tratta da una puntata di "Mixer" programma Rai
di Giovanni Minoli).
1976 E' l'anno della conferma e del riconoscimento ufficiale.
La sentenza n. 202 del 28 luglio della Corte Costituzionale pone di fatto fine al monopolio Rai e riconosce il diritto di operare nel settore radio-televisivo.
Arriva la pubblicita' (e quindi i primi stipendi) e anche i grandi ospiti nazionali e internazionali.
Ai nostri microfoni si alternano le voci di una dozzina di scatenati d.j. che scimmiottano con americanismi improbabili i fratelli maggiori di Radio Luxembourg
e comincia la lunga serie di interviste a personaggi che mai avremmo pensato di ospitare ma che invece fanno a gara per poter finalmente parlare con una liberta',
immediatezza e contatto diretto con il pubblico sino ad allora sconosciuti: da Ringo Starr a Ornella Vanoni, da Claudio Baglioni a Rod Stewart.
Partecipiamo con uno straordinario successo al SIM (la fiera dell'hi-fi), da dove trasmettiamo in diretta per tutta la durata della manifestazione.
E' la prima uscita ufficiale in pubblico e siamo seguiti da una folla curiosa di vedere il volto dei d.j. e scoprire i "trucchi" di un mestiere che affascina
ascoltatori di tutte le eta'.
L'industria discografica intuisce il potenziale promozionale delle radio che per 24 ore trasmettono musica che sarebbe stato impensabile ascoltare sui canali Rai.
Nascono le "dediche", che ancor oggi (seppur in forma diversa) riempiono i palinsesti di molte radio, i primi programmi specializzati e gli spazi di informazione.
L'etere comincia a saturarsi.... i giornali scrivono:
"La banda di modulazione di frequenza riservata alle emittenti private e' sempre piu' affollata.
A Milano e' riuscita a salvarsi a un buon livello soltanto Milano International" (L'Europeo - 29.10.76)
"Milano International in funzione da oltre un anno ha trasmesso da Long Beach, la radiocronaca del Gran Premio automobilistico di Formula 1 degli Stati Uniti ...
Milano International fra l'altro ha trasmesso l'incontro di pugilato Arcari - Mattioli. Alternativa o concorrenza all'Ente di Stato?" (Corriere della Sera - 8.4.76) .
"Le radio libere sulla cresta dell'onda... Radio Milano International prima emittente milanese ad andare in onda con una serie di programmi di musica giovane,
rubriche scanzonate, notiziari secchi ma completi... ha un'apparecchiatura professionale... si dichiara apolitica" (Corriere d'Informazione - 13.11.76) .
All' allegato (3) intervista ai deejay di Rmi (tratta da una trasmissione di Raistoria).
1977 La radio diventa business e apre la strada alle prime emittenti televisive private.
Grandi personaggi della RAI, da Enzo Tortora a Mike Bongiorno, confermano con la loro frequente presenza ai nostri microfoni il grande interesse che ruota
attorno a queste nuove realta'.
Alcuni componenti del "nucleo fondatore" prendono altre strade e arrivano i primi d.j. di altre radio: Ronnie Jones , Federico the Flying Dutchman,
Cesare Zucca, Gerry Bruno , Leopardo e.... anche la prima d.j. femminile: Patrizia Zani .
La radio vive con lo stesso entusiasmo e risposta di pubblico 24 ore su 24; la notte nascono i primi "talk show" spesso condotti da "pittoreschi" ospiti come
gli Squallor capitanati da un incontenibile Alfredo Cerruti (al riguardo un mai del tutto chiarito fatto ci cronaca avvenuto proprio nella sede della Radio).
La programmazione musicale si affina e si orienta in maniera piu' precisa verso quel formato che negli anni successivi si delineera' sempre meglio:
musica anglo-americana di qualita' e solo i grandi successi nostrani.
Scopriamo l'utilizzo dei jingles, e grazie alla collaborazione di Mario Lavezzi, ne incidiamo una "serie" che risultera' poi la piu' copiata dalle altre radio.
Nel frattempo le radio nascono e muoiono come funghi, ma alcune realta' (a Milano) dimostrano di avere tutte le carte in regola per un futuro in ascesa:
Studio 105 ,
(che diventera' negli anni '80
) ... Mario Luzzatto Fegiz trasforma
in
ecc.
I giovani cominciano ad entrare nell'ordine di idee che lavorare in una radio possa diventare una professione come tutte le altre e nel frattempo si sviluppa
un indotto che assume proporzioni sempre piu' vaste.
Solo per citare un esempio la domanda di autoradio con la ricezione della banda FM (fino allora praticamente inutile) cresce vertiginosamente e da impulso a un settore
asfittico e poi la stampa di settore, l'industria elettronica e discografica....
1978 E' l'anno di Saturday Night Fever, la contestazione studentesca sta lasciando spazio ad altri fenomeni di aggregazione giovanile.
La radio diventa sempre piu' specchio della realta' di tutti i giorni e non contenti della sempre crescente mole di lavoro, ci avventuriamo anche nel
settore televisivo con una TV locale che trasmette solo film e alcune riprese dei programmi radiofonici.
Tra l'altro fu uno dei primi esperimenti in cui radio e tv interagivano a 360 gradi.
Arriva Gerry Scotti e subito si intuisce che ha i numeri per diventare un numero uno: verve, simpatia, prontezza di spirito, sono doti talmente spontanee da
lasciar presagire un futuro da mattatore.
L'atmosfera e' bellissima: si vive 24 ore su 24 gomito a gomito.
Tra scherzi incredibili, vacanze insieme e interminabili partite notturne di poker si forma non solo un team di lavoro vincente, ma un gruppo di amici il cui rapporto
dura in molti casi tutt'oggi.
Organizziamo le prime manifestazioni musicali e patrociniamo iniziative di beneficienza, dimostrando quanto la radio possa avere una importante funzione sociale.
I Bee Gees nel pieno del loro successo vengono in Italia e rilasciano una intervista esclusiva alla nostra Radio.
La disco music vive il suo momento di massimo splendore e dall'Italia nascono le prime produzioni discografiche di respiro internazionale.
I negozi di dischi d'importazione fanno affari d'oro e l'industria discografica italiana si accorge di essere drammaticamente in ritardo rispetto alla crescita
e alle esigenze del mercato.
La radio Rai segna il passo: le trasmissioni musicali storiche perdono audience in maniera preoccupante; il governo vigila, finto assente, su una situazione che
e' piu' comodo lasciar sguazzare nella totale assenza di regolamentazione.
Nel 1975 con un trasmettitore residuato militare da 100 watt riuscivamo ad illuminare perfettamente tutta la pianura padana e piu' in generale il Nord Italia.
Nel 1978 non bastavano 2000 watt per arrivare all'hinterland cittadino (oggi ci vogliono 20.000 watt per "coprire" in maniera soddisfacente l'area urbana milanese).
La guerra della "potenza" nella giungla radiofonica provocava il fenomeno "sovrapposizione.....":
" Le radio locali ? Guidando in citta' ad ogni angolo la mia autoradio ne riceve una diversa ! ".
1979 Comincia l'espansione delle radio locali piu' importanti che accendono ripetitori nelle citta' limitrofe e si proiettano in un mercato interregionale
che preludera' alla nascita dei Network.
Visto che la Radio da' abbondanti soddisfazioni i nostri manager decidono di dedicarsi sempre di piu' alla televisione: Tele Milano International vive il suo momento
di massimo splendore scegliendo una strada che si rivelera' pero' un boomerang anche per la radio.
Mentre le altre televisioni azzardano al massimo spogliarelli di casalinghe prurigginose, noi, la notte, trasmettiamo film "hard core" decisamente spinti .
Migliaia di telefonate (di telespettatori entusiasti) , articoli sui giornali, dibattiti... fino a che la censura interviene e... la buoncostume, una calda mattina
di primavera, sigilla gli impianti.
E' un duro colpo soprattutto per l'economia della Societa' che entra in un brutto periodo di instabilita' strategica ed economica.
Nella radio si fa strada una nuova figura: sino a quel momento i d.j. operavano direttamente sulle consolle, ma i programmi piu' elaborati necessitavano ormai
di una vera e propria regia e si definisce un nuovo importantissimo ruolo: il tecnico - regista e i primi sono stati Antonio Gerola,
Dario Usuelli (attuale Responsabile Musicale Di Radio Dee Jay), Tiziano Civita, Roberto Sandrin.
La passione trascina e coinvolge tutti: un enorme TIR predisposto per trasformarsi in un palco e una serie di mezzi mobili ci danno
l'opportunita' di supportare importanti iniziative e di presenziare massicciamente ad un rinato Festival di Sanremo.
Nel frattempo i "concorrenti" crescono sensibilmente anche grazie all'esperienza dei nostri "fuoriusciti".
1980 E' il primo traguardo importante: 5 anni di radio !!
Organizziamo una serie di iniziative per festeggiare l'avvenimento... pubblichiamo una rivista
, realizziamo una compilation (probabilmente una delle prime per il mercato italiano) e una grande festa a cui partecipano tutti i collaboratori del presente e del passato.
Il giorno del nostro compleanno la CBS ci regala un'intervista sensazionale: in diretta telefonica da Los Angeles parliamo con con un giovanissimo ma
gia' celeberrimo Michael Jackson nell'unica intervista rilasciata a tutt'oggi a una radio in Italia.
La radio si vuole dare una connotazione ancora piu' "americana" e per prima in Italia commissiona un lavoro all'estero.
Gigio D'Ambrosio, Leopardo, Dario Usuelli e Mario Brugola (attualmente uno dei massimi dirigenti di Publitalia) partono alla volta di Radio Lussemburgo e
al costo di 1.000 dollari, comprano i diritti per il nostro paese dei mitici jingles della piu' famosa radio europea con la voce di Benny Brown.
Tornati a Milano, raccontano ai colleghi eccitati il resoconto del viaggio e fanno ascoltare in anteprima il nastro dei jinglees: tra gli altri c'e'
casualmente anche un giovanissimo ascoltatore emozionato..... un ragazzo di nome Albertino destinato a diventare un nostro futuro collaboratore
e in seguito il piu' popolare d.j. degli anni '90.
I d.j. in forza a RMI sono: Gerry Bruno, Gerry Scotti, Lilli Guacci , Patrizia Zani, Moreno Guizzo , Rino Borra,
Gigio D'Ambrosio, Dr. Vibes , Leopardo, Jonathan .
1981 E' sicuramente l'anno piu' delicato della nostra storia.
La chiusura definitiva della televisione (che dopo il sequestro aveva ripreso a trasmettere) si ripercuote sulla radio: gli investimenti erano stati sostanziosi,
ma il mercato era gia' troppo competitivo.
I grandi gruppi editoriali e l'astro nascente Berlusconi facevano gia' le cose in grande e lo stop definitivo della nostra "avventura" televisiva crea grossi
problemi di gestione.... la Societa' fallisce.... anche la radio rischia di chiudere.
Ma la buona volonta' di tutti i collaboratori e la ferrea determinazione di mantenere vivo lo slogan "NON STOP MUSIC" danno l'impulso necessario per proseguire.
La stampa strumentalizza le disavventure di RMI: vengono scritti fiumi di inesattezze, si imputano erroneamente alla radio le cause del dissesto finanziario.
La nostra immagine viene gravemente offuscata.
Impiegheremo diversi anni per rimediare al danno subito.
L'organizzazione interna subisce degli inevitabili cambiamenti: si costituisce una nuova Societa': Adriana Villa diventa la nuova Responsabile Marketing,
Gigio D'Ambrosio il Direttore Artistico.
Nasce un nuovo corso musicale e arrivano nuovi collaboratori: Albertino (all' allegato (4) spezzone audio) , Massimo Oldani, Massimo Braccialarghe.
Anche la musica cambia: nascono la New Wave e lo Ska e tramonta la Disco Music.
Il Soul Train, uno dei programmi "storici" di RMI, viene "contaminato" dalle nuove tendenze musicali: il "mitico" Leopardo conduttore del programma,
oltre alla "Hit Parade", decide di trasferirsi nel primo Network italiano
.
In America nasce la prima televisione musicale: MTV.
Si sviluppa un nuovo mercato destinato ad avere un peso decisivo nella promozione del music business: i video clip.
1982 E' l'anno della storica vittoria della nazionale di calcio ai Mondiali di Spagna, dell'uscita dell'album "Thriller"di Michael Jackson
(tuttora il piu'venduto), del cult movie "Blade Runner" di Ridley Scott, e della conferma di un fenomeno musicale, di vasta portata negli anni successivi,
chiamato "new wave".
RMI, grazie ai suoi 3 trasmettitori installati a Milano, in Brianza e sul monte Penice, garantisce un area di diffusione di 70 Km.
Un'importante novita' e' rappresentata da "American Top 40" la classifica dei singoli piu' venduti in USA, ideata e presentata da Casey Kasem.
RMI acquisisce i diritti di esclusiva per l'Italia e si aggiunge alla lista dei 50 paesi che programmano AT40.
La classifica , in versione originale in inglese e' in onda quotidianamente alle 14 subito dopo "Radio Rock" in compagnia di Gigio, che in futuro sostituira' Casey Kasem.
In mezz'ora musica e la viva voce dei protagonisti del mercato discografico statunitense.
Tra i programmi specializzati da segnalare: "Disco Party" programma di musica dance mixata da Maurizio Massini ereditato da Jonathan, "Discoteque" con Massimo Oldani
e l'appuntamento "jazz" con Franco Fayenz giunto alla sua ultima stagione.
Dopo alcuni anni di assenza fa il suo ritorno a RMI Fausto Terenzi al quale viene affidato il programma del mattino in compagnia di Mr Jones.
Completano il palinsesto Moreno Guizzo, Daniele Sassi, Gerry Scotti ("La mezz'ora del fagiano"), Massimo Braccialarghe, Albertino, Patrizia Zani, Massimo Oldani
e Maurizio D'Angeri.
Dopo la defezione di Lilli Guacci ( che sceglie la professione di pubblicitaria), e di Gerry Scotti che viene chiamato da Claudio Cecchetto per fondare
,fa il suo ingresso a RMI Kay Sandvik.
La bella e versatile cover-girl americana stanca dei servizi fotografici che le hanno fruttato copertine di riviste patinate e di dischi ( Hamilton Bohannon ndr)
sceglie la radio e conduce per un breve periodo un programma notturno di "soul jazz" e segue per noi il Festival di Sanremo.
1983 Quest'anno si apre con un progetto ambizioso.
Oltre ad aver garantito, grazie ad un trasmettitore da diecimila watt la copertura della Lombardia, si tenta l' avventura delle onde medie e delle onde corte fino ad ora monopolio della Rai.
Va detto che per ricevere RMI sui 1300 khz in onde medie e sui 6221 khz in onde corte, bisogna essere in possesso di un apparecchio radio sofisticato.
In poco tempo giungono ogni giorno da ogni parte del mondo decine di "rapporti di ascolto".
Tutte le mattine alle 09,30 Raffaella Assandri, Massimo Oldani e Daniele Sassi leggono le lettere e salutano in diretta gli ascoltatori.
Il 10 marzo si festeggia in una nota discoteca milanese l' ottavo anniversario.
A mezzanotte, dalla torta che pesa 3 quintali e ha un diametro di 6 metri esce una sorpresa: un marcantonio di 2 metri in completa tenuta da football americano
con tanto di casco in testa e palla ovale sotto il braccio.
E' il battesimo dei "Riders" la nuova squadra milanese sponsorizzata da RMI.
Il palinsesto dei programmi di agosto non prevede la diretta e cosi' i disc jockeys decidono di trascorrere le loro vacanze negli Stati Uniti per visitare le radio,
assistere ai concerti, e perche' no passare notti insonni in camera d' albergo davanti al televisore per seguire i video di MTV il primo canale interamente musicale
che festeggia il suo anniversario.
E' l'anno della "British Invasion" di artisti come: Culture Club, Eurythmics, Wham, e Spandau Ballett ma anche del "Rap" (in futuro definito 'old-school" )
di Afrika Bambaataa, Kurtis Blow e Grandmaster Flash, del "Funky" di Rick James e di Chaka Khan e soprattutto della "Breakdance" lanciata dal film "Flashdance" con
Jennifer Beals.
L'esperienza americana consolida l'amicizia tra i dj's e offre loro nuovi stimoli creativi.
Il risultato e' un cambio repentino e sostanziale del formato radiofonico che diventa rigidamente "black".
RMI e' un punto di riferimento netto e chiaro per gli addetti ai lavori e aumenta notevolmente i suoi ascolti.
A settembre nasce la prima classifica ufficiale "rhythm & blues" curata da Massimo Oldani (qui con Leonardo "Leopardo" Re Cecconi) il piu sensibile al cambiamento.
Ogni domenica alle 21, tre ore per ascoltare il meglio del soul, del funky, e del rap statunitense.
Altra novita' e' rappresentata da "Usa National Disco Action", l'appuntamento con i mix piu' ballati in America tutti i pomeriggi alle 15 in compagnia di Massimo Braccialarghe.
All' allegato (5) Fausto Terenzi, Massimo Oldani e Patrizia Zani partecipano a "Dire, fare baciare" trasmissione televisiva di Antenna 3 Lombardia presentata da Mauro Micheloni.
1984 Finalmente anche l'Italia puo' vantare un canale televisivo musicale: Video Music.
L'ambizioso progetto di Marialina Marcucci nasce dall'esperienza triennale di MTV ed e' realizzabile solo ora grazie ai video-clip distribuiti dalla case discografiche. Videomusic ha sede al Ciocco in provincia di Lucca e lancia due vj: Rick Hutton e Clive Griffith.
Musicalmente e' l'anno dei Duran Duran e degli Spandau Ballet che generano la moda dei "paninari".
"Drive In" rappresenta il successo televisivo mentre i film "Purple Rain" e " La Signora in rosso" offrono due splendide colonne sonore rispettivamente di Prince e Stevie Wonder.
Il 9 anniversario di RMI, in coincidenza con il carnevale, e' un pretesto per riunire in una nota discoteca milanese 1500 ascoltatori che fanno sfoggio dei loro costumi
carnascialeschi.
Alla fine della serata il costume piu originale della serata ( una lattina gigante di Coca Cola ndr) si aggiudica una vacanza-premio in un villaggio turistico.
Nel corso della serata viene presentato il primo libro sul Football Americano in Italia, dagli autori: Massimo Oldani, Michele Boccacci (produttore Telepiu'2) e Claudio Minguzzi.
Il motto di RMI introdotto quest'anno e' "MORE MUSIC LESS TALK" (piu' musica meno parole) che si puo' leggere anche "molta America poca Italia".
Albertino lascia RMI dopo due anni e approda a
, e viene sostituito da suo fratello Linus ( all' allegato (6) uno spezzone di sua trasmisssione ) .
Ad alternarsi ogni due ore e mezza dalle 7 del mattino alle 8 di sera sono solo sei ragazzi: Fausto Terenzi, Patrizia Zani, Linus, Massimo Braccialarghe, Massimo Oldani
e Gigio D'Ambrosio che parlano solo ogni tre dischi.
La nuova strategia, che si e'dimostrata vincente, guarda caso prende spunto dal nuovo trend radiofonico americano.
RMI propone musica americana e inglese eliminando dalla programmazione la musica italiana giudicata al momento di scarsa qualita'.
Si avvicendano anche i registi.
Alla messa in onda dei programmi sono addetti: Stefano Carboni, Maurizio Massini, Davide Gardenghi, Roberto Corinaldesi e Amido.
Con uno sguardo particolare al marketing vengono sponsorizzate tutte le rubriche specializzate, dalla medicina allo sport.
Rubriche che interessano la colletivita' e producono denaro.
1985 Il 10 anniversario di RMI fa notizia sui quotidiani italiani che celebrano con la giusta enfasi la prima radio nata in Italia grazie all' entusiasmo dei fratelli
Angelo e Rino Borra e dei fratelli Nino e Piero Cozzi e sottolineano (nel caso ce ne fosse ancora bisogno) la lentezza della legiferazione nel settore radiofonico nel nostro paese.
Questo importante traguardo raggiunto da RMI trova spazio anche sulla piu' autorevole rivista musicale americana "Billboard".
L'articolo intitolato "Pioneer Italian Radio Station marks its first decade" altro non e' che un'intervista al direttore artistico Gigio D'Ambrosio che ricorda i primi
passi mossi nel 1975, la creazione di un mercato fino ad allora inesistente e traccia un primo bilancio.
Molti i motivi di vanto: "American Top 40" produzione della ABC condotta da Casey Kasem, che propone per il terzo anno consecutivo i singoli piu' venduti in USA
e le interviste agli artisti.
RMI acquista i diritti di trasmissione dell'esclusiva intervista realizzata all'intero gruppo di "USA for Africa" durante le fasi di registrazione di "We Are The World".
Nel mese di maggio, in concomitanza dell'uscita del singolo viene programmata la produzione di tre ore che riunisce tutti gli artisti che hanno partecipato al progetto
di Quincy Jones: Lionel Richie, Michael Jackson, Bruce Springsteen, Stevie Wonder, Billy Joel, Tina Turner, Bob Dylan, Ray Charles, Cindy Lauper, Dionne Warwick e molti altri.
Nota curiosa il messaggio introduttivo e' del Presidente degli Stati Uniti: Ronald Reagan.
Una sorta di anticipazione di LIVE AID, il primo megaraduno a scopo benefico che inchioda davanti ai televisori milioni di telespettatori di tutto il mondo nel mese di giugno.
Grazie a Michele Boccacci e Davide Genovesi, rispettivamente addetto stampa e responsabile delle iniziative speciali, RMI patrocina eventi sportivi come il torneo
di tennis "Fila Indoor" che si tiene al Palatrussardi di Milano.
Si avvicendano al microfono dello studio mobile della radio i tennisti partecipanti,a personaggi legati al mondo dello sport come i giornalisti Galeazzi, Vasino, Mabel Bocchi,
Nicola Pietrangeli e lo stilista Missoni.
Il palinsesto non registra variazioni.
Inizia le trasmissioni Fausto Terenzi e via via si avvicendano al microfono Moreno Guizzo, Patrizia Zani, Gigio D'Ambrosio, Massimo Braccialarghe, Massimo Oldani e Roberto Palmieri .
1986 E' l'anno del NETWORK.
RMI si e' sempre impegnata affinche' la maggior parte degli ascoltatori potesse ricavere un ottimo segnale e questo obbiettivo sta per essere raggiunto.
Grazie agli investimenti costanti, e all'evoluzione tecnologica la radio si assicura entro la fine dell'anno la copertura del nord Italia.
Un progetto ambizioso che nel corso degli anni verra' ulteriormente migliorato fino a raggiungere una copertura dell'80% del territorio nazionale.
L'emissione pubblicitaria e' interamente computerizzata , cosi' come la programmazione musicale che viene affidata ai piu' avanzati softwares.
L'evoluzione tecnologica delle apparecchiature, i collegamenti che permettono di seguire le manifestazioni e le nuove trasmissioni richiedono personale specializzato
e si amplia il parco umano dei tecnici-registi.
Fanno cosi' il loro ingresso Danilo Alicino, Mario Volo, Roberto Delle Donne e Paolo Bardelli.
Ancora una volta primi fra tutti e consci che le nuove tecnologie saranno presto la chiave di svolta della trasmissione radio, sperimentiamo con la consulenza
della societa' americana Radio Computing System il sistema di programmazione SELECTOR.
Questo software avanzatissimo e sofisticato, permette al responsabile della programmazione Massimo Spada di inserire decine di dati riguardanti la musica,
gli orari di messa in onda, gli stacchi pubblicitari, e analizzando tutti i dati produce quotidianamente una scaletta (dischi, passaggi pubblicitari e appuntamenti)
che i conduttori segiuranno alla lettera.
RMI si assicura un nuovo disc-jockey: Mario Panda. L'animatore genovese lascia 105, dopo esperienze a Radio Genova Sound e
.
L'immagine dei disc-jockeys viene curata dallo stilista MOSCHINO e i servizi fotografici per le pagine patinate delle riviste (celebre quello per Vogue ambientato
in Piazza del Duomo in mezzo a numerosissimi fans) ne sono una testimonianza.
L'internazionalita' di RMI non si manifesta solo musicalmente per la sua programmazione rigidamente "black", ma anche grazie al sodalizio stretto con
il Governo statunitense.
Ora anche in Italia e' possibile ascoltare V.O.A. (Voice of America) la radio governativa americana irradiata dagli impianti di RMI.
1987 Musicalmente nasce il fenomeno dance chiamato "house" ma noi non ci riconosciamo assolutamente in quella tendenza ricominciando a programmare quel genere musicale solo all'inizio del 1991.
Intanto avviene il tanto atteso "grande rientro" che molti ascoltatori chiedevano a gran voce.
Leonardo ReCecconi meglio conosciuto con il nome di Leopardo, dopo la parentesi a Rete 105 torna a "ruggire" dai nostri microfoni in concomitanza con il compleanno della radio.
Si aggiunge ai collaboratori dell radio, proveniente da
, Luca Dondoni che diventera' successivamente Direttore Responsabile della Redazione.
In concomitanza del 12 anniversario i disc-jockeys di RMI decidono di incidere un disco con il nome di International Beat Box.
E' il rifacimento di una canzone dei Chi-Lites: "Gimme More Power To The People".
Ad uno ad uno si alternano Leonardo, Fausto Terenzi, Patrizia Zani, Mario Panda, Massimo Oldani, Massimo Braccialarghe e Roberto Palmieri.
Per la prima volta la festa di compleanno della radio e' itinerante.
Organizziamo quattro date in altrettante discoteche e l' ospite d' onore e' la cantante francese Caroline Loeb che grazie a questa promozione arriva al numero 1
nella Hit Parade italiana con la canzone "C' est la ouate".
Per suggellare ancor di piu' il nostro rapporto con Voice Of America Europe, un disc jockey dell' emittente che grazie ai nostri impianti si puo' ascoltare
in buona parte del Nord Italia, viene a trovarci.
Data l' occasione, organizziamo un evento mai accaduto prima.
Dai nostri studi Rick Murphy trasmette via satellite collegato alla sede di Washington che ritrasmette il programma in contemporanea per un' ora in tutto il mondo.
Ma questo h sopratutto l'anno della superfesta di capodanno al Palatrussardi che scatena un vero e proprio putiferio e da il via alle feste nei grandi palazzetti.
In una serata di fuoco, il pubblico pagante che si presenta davanti ai cancelli e' stimato in dodicimila persone e si consuma un avvenimento senza precedenti.
Quando ci troviamo di fronte la folla incredibile che sino a quel momento avevamo visto solo ad un concerto rock, si scatena in tutti i disc jockey un' emozione
che ricorderemo per tutta la vita.
Sul palco si alternano le Cookie Crew, fenomeno rap in Inghilterra e il comico Francesco Salvi che l'anno dopo avrebbe scalato la vetta della popolarita'. Il Giorno:
"Rap, discodance e cabaret nel megashow di Capodanno.Non c' e' piu'un posto e la felicita'e' alle stelle". La Repubblica :
"Una mezzanotte di fuoco per salutare l'arrivo del 1988. Al Palatrussardi una megafesta incredibile". L' Unità :
"In quel posto non si dormira' per tutta la notte...e che notte.
1988 Ancora euforici per cio'che era avvenuto nella notte di capodanno con la megafesta e le dodicimila persone che rappresentano un vero record di presenza ad
un party organizzato da una radio, decidiamo di rifare il look ai jingles.
Naturalmente la terra dalla quale avevamo imparato di piu' era l' America e volendo avvicinarci il piu' possibile all' elevato standard delle radio di quel paese,
sostituiamo gli storici jinglees targati Radio Luxembourg che ci avevano contraddistinti sino a quel momento.
Scegliamo cosi' la JAM Records ( a Dallas - Texas) considerata la piu' affermata societa' di produzione jingles del mondo e che annovera tra i suoi clienti
le due piu' importanti stazioni radio statunitensi: KIIS FM di Los Angeles e Z-100 di New York.
Sempre in quella circostanza affidiamo la "voce ufficiale" di Radio Milano International a due ottimi speaker: in lingua inglese una delle voci piu' celebri
d'America: Charlie Van Dyke e per l'Italia uno dei migliori doppiatori pubblicitari: Daniele Milani.
Si tengono le elezioni presidenziali USA e la lotta fra Bush e Dukakis diventa motivo di uno speciale radifonico che Luca Dondoni e Gigio D'Ambrosio realizzano
spostandosi in ben sette citta' U.S.A. in sette giorni.
Organizziamo la trasmissione/concorso "Disc-jockey on stage" per cercare nuovi talenti e vince Manuela Doriani che collaborera' con noi per un paio di
anni prima di passare a
.
Ma il concorso porta fortuna anche a Daniela Ducoli e Nicola Villani.
Daniela diventera' coordinatrice della redazione giornalistica mentre Nicola e' attualmente in onda quotidianamente.
Comincia una lenta ma graduale trasformazione del nostro marchio che a Radio Milano International affianca il logo
101 NETWORK .
Da
arriva Massimo Valli.
1989
Dal primo giorno dell' anno seguiamo (prima radio privata in Italia) la pericolosissima, quanto avventurosa ed interessante gara automotociclistica Parigi-Dakar.
Il rally piu'importante del mondo trova spazio sulle nostre frequenze e, in collaborazione con gli organizzatori della Tierry Sabine Organisation, diventiamo la radio ufficiale (per il nostro paese) della gara.
Per venti giorni seguiamo le tappe massacranti durante le quali succedono incidenti anche mortali.
Massimo Braccialarghe dopo una fugace esperienza a
torna sui suoi passi e ricomincia la sua avventura radiofonica conducendo il pomeriggio della radio.
Si abbandona definitivamennte l'improvvisazione, forse perdendo un po' di quello spirito pionieristico dei primi anni, ma garantendo una continuita' e un giusto
turnover delle canzoni.
Sempre parlando di innovazioni tecnologiche nasce il sistema Radio Data System (R.D.S.) grazie al quale sul display dei sintonizzatori predisposti, si possono
leggere informazioni di tutti i tipi: il nome della radio, messaggi che riguardano la viabilita' , il titolo del brano in onda ecc.ecc.
Inoltre le autoradio munite di questo sistema discriminano automaticamente in presenza di piu' segnali della stesa emittente la ricezione della miglior frequenza.
Il segnale di Radio Milano International 101 NETWORK esce dalla Lombardia e comincia a raggiungere il Piemonte, la Liguria e il Veneto.
Iniziamo a costruire le basi per lo sviluppo di un Network che di li a poco prendera' il via in tutto il paese.
Parte il progetto "Radio in vetrina". In collaborazione con il primo Megastore Ricordi aperto alle spalle del Duomo viene allestito uno studio radiofonico vero e proprio
che viene piazzato dietro ad una vetrina del Megastore cosi' che i passanti possano seguire "in diretta" alcuni programmi e interviste.
Tra gli ospiti della "radio in vetrina" ricordiamo Cindy Lauper, Swing Out Sister, Simply Red, Fine Young Cannibals, Belinda Carlisle, De La Soul e tanti altri.
Gigio D'Ambrosio diventa il conduttore della versione in italiano della famosissima "American Top 40" (la traduzione e l'adattamento dei testi e' a cura di Lorena Carboni)
che negli Stati Uniti e' presentata da Shadoe Stevens.
Il nome Radio Milano International è ormai quasi completamente sostituito da
dove continuiamo la storia.