Nata nella primavera del 1966 inizialmente come una parte della programmazione di Radio Monte Carlo in italiano, grazie alla direzione di Noel Coutisson , è diventata nel corso degli anni un'emittente indipendente.
Il momento di massimo splendore è a cavallo tra la fine degli anni sessanta e la metà degli anni settanta.
Le antenne di RMC, libere dalle censure più o meno velate proprie delle radio italiane, trasmettono le canzoni "oscurate" dalla RAI e diffondono un linguaggio informale su tutta la penisola.
È un nuovo modo di intendere la radio, che prospera anche grazie ai contratti pubblicitari multimilionari con le varie marche di sigarette che in Italia non possono essere pubblicizzate ma all'estero sì (e gli impianti di trasmissione in modulazione di ampiezza si trovavano infatti in territorio estero, nel Principato di Monaco).
Impone il suo stile per molti anni. Nascono i grandi nomi, Luisella Berrino (in attività fino al 2015), Roberto Arnaldi, Awanagana, Ettore Andenna, Herbert Pagani e i grandi programmi, vero vademecum per tutta la radio a venire.
All'inizio degli anni ottanta le radio in FM, nate qualche anno prima, cominciano però a diventare una minaccia, non tanto per la qualità dei programmi quanto per la qualità del segnale audio. La modulazione di frequenza si afferma infatti come nuovo standard tecnologico, e il grande trasmettitore in onde medie della radio monegasca irradia trasmissioni ascoltate sempre meno.
Viene quindi adottata una nuova strategia che porterà Radio Monte Carlo ad "alleanze" con le radio private nelle varie regioni per condividerne i ponti radio in FM.
Questa è la stagione dei grandi cambiamenti, arrivano forze nuove con il compito di ammortizzare l'impatto delle nuove emittenti.
A Luisella Berrino, Roberto Arnaldi, Awanagana, Marco Predolin, Gianni De Berardinis, Maurizio Eynard, si affiancano la nuova redazione con dj e giornalisti: Max Pagani, Marco Odino, Mario Raffaele Conti, Manuela De Vito che rivitalizzano la programmazione senza comunque mutare lo stile della radio del Principato.
La vera rivoluzione avviene però nel 1987 quando Alberto Hazan, proprietario dell'allora , uno tra i maggiori network radiofonici nazionali, acquista i diritti di marchio per la parte italiana di Radio Monte Carlo e la trasforma in un vero e proprio Network. Si apre una nuova fase della storia di Radio Monte Carlo, inizia una seconda giovinezza.
È una Radio Monte Carlo che parte da Monaco, ma che ha la testa a Milano; l’emittente ringiovanisce, negli animatori, nello stile di trasmissione, nella scelta musicale.
A Monaco si aggiungono a Max Pagani e Gianni De Berardinis nuovi disc-jockey come Andrea Munari, Maurizio Di Maggio, Patrizia Farchetto. Tempo due anni e da via Turati parte una vera e propria rivoluzione: Robertino Arnaldi lascia il posto nelle prime ore della mattina al " Fausto Terenzi Show," strappato a , mentre le ore notturne si vestono dei colori della musica New Age.
Delle voci storiche rimangono solo Luisella, e , fino al 1992, Awanagana.
La Radio Monte Carlo degli anni Novanta e di inizio Millennio mantiene le sue grandi tradizioni per quello che riguarda l’intrattenimento, sia con Luisella che con la irresistibile comicità di Lester e Paolo Dini, sia con Max Venegoni e Monica Sala, Patrizia Farchetto e Marco Porticelli, Andrea Munari, Maurizio Di Maggio e Leopardo.
Ma le novità degli ultimi anni riguardano il terreno nuovo dell’ informazione e ancora una volta la musica.
Il 21 giugno 1993 Radio Montecarlo termina di trasmettere dai 701 chilocicli e trasmette soltanto in fm , nell’aprile 1994 la redazione giornalistica si trasferisce in toto a Mlano, Radio Montecarlo presenta dodici radiogiornali quotidiani.
Tante e interessanti le rubriche trasmesse durante la giornata con conduttori d'eccezione: Rosanna Lambertucci, che si occupa di una rubrica di salute e bellezza, Everdardo Dalla Noce, che tiene informati sulle notizie di borsa, e Mina, conduttrice del programma MENO MALE CHE ESISTE LA MUSICA.
Con il nuovo millennio iniziano a collaborare nuovi giornalisti come Vittorio Feltri, Emilio Fede, Gad Lerner, Rino Tommasi, Maurizio Pistocchi, Maurizio Mosca.
I dati Auditel 2002 assegnano a Radio Monte Carlo 2.176.000 ascoltatori nel giorno medio, e 5.777.000 durante la settimana.
L’emittente è tornata quindi ai primi posti, il proprio format si rivolge a un target di 25-44 anni.
Nel 2005 da una costola di Radio Montecarlo nasce
Nel 2011 nasce Radio Monte Carlo Tv , oggi sul canale 716 di Sky e 67 del Tivùsat, oltre che in streaming sul sito web della radio.
Il 5 settembre 2018 Radio Monte Carlo viene acquisita da RadioMediaset.
Il 6 Marzo 2021 RMC festeggia i suoi primi 55 anni e per celebrare una ricorrenza tanto importante è stata approntata una diretta non stop di 12 ore con la partecipazione di molti protagonisti succedutisi negli anni ai microfoni della Radio.


Fonte : Wikipedia (1) e Storiaradiotv (2)
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Ultimo aggiornamento scheda : 19.12.2023

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