Nata sul finire del 1976 semplicemente come Radio Music sulla frequenza dei 97,200 Mhz,la primissima sede era situata in una pittoresca casa di ringhiera, che dava sulla più rustica delle vecchie corti del centro di Bollate.
In seguito, con l'avvento del nuovo editore Rovelli, arrivarono i capitali.
L'emittente si trasferì in un ampio appartamento situato in un condominio della periferia bollatese , (Via Repubblica) e la frequenza divenne 99.700 .
In questa fase Radio Music iniziò a farsi notare nell'ambiente: programmazione valida, conduttori dallo stile decisamente professionale, ottima scelta musicale, bei jingles e un segnale in grado di imporre il prodotto.
Fra i personaggi più in vista c'erano un tal Linus e un tal Alberto....
All'alba degli anni Ottanta Radio Music, alla ricerca del definitivo salto di qualità, trasferì la propria sede a Milano . In quel periodo l'etere meneghino era sostanzialmente preda del duopolio / .
La rampante emittente bollatese, ben decisa ad imporsi quale "terza forza", non a caso scelse di ritoccare il proprio marchio in Radio Music 100, collocandosi così (anche simbolicamente) a metà strada fra le storiche frequenze 99 (RadioStudio105) e 101 (Radio Milano International) .
Un particolare curioso: entrambe queste emittenti avevano sede nelle immediate adiacenze di Piazza della Repubblica. Fu forse frutto di una mera coincidenza, ma sta di fatto che RadioMusic100 scelse l'ultimo piano di un condomino in via Franchetti, a duecento metri in linea d'aria da entrambe le sue competitrici.
Potrebbe essere infatti legittimo pensare che, in anni in cui la "sede in Repubblica" sanciva la "nobiltà" di una radio, il nuovo editore avesse deciso di sottolineare anche in questo modo le proprie ambizioni.
Lo staff (che già prima del trasferimento aveva visto l'ingresso di Marco Galli, poi approdato a 105) si arricchì di personaggi di prima grandezza nella modulazione di frequenza milanese: Federico l'Olandese Volante, Pippo Ingrosso e Fausto Terenzi.
L'antenna di emissione, situata sulla Torre Ferta (oggi il palazzo dell'I.T. lombardo), a due passi dalla stazione ferroviaria Garibaldi, emetteva un potentissimo segnale in grado di illuminare a perfezione Milano, l'hinterland, buona parte della Brianza e dell'est milanese, con propagazione anche verso il Varesotto e le Prealpi. Tutto sembrava girare per il meglio, insomma: ed in effetti va riconosciuto a Radio Music 100 di essere riuscita, almeno per un paio d'anni, ad inserirsi quale terza "scomodissima" interlocutrice nella battaglia di titani fra One-O-One e 105, fino ad allora praticamente prive di rivali.
Verso il 1983 il bel meccanismo prese ad incrinarsi: molte delle voci di punta emigrarono; la programmazione iniziò a zoppicare ed il palinsesto a contrarsi.
Molti serbano ancor vivo il ricordo della trasmissione d'addio: una non-stop protrattasi per tutta una mattinata, con gli ultimi quattro deejays superstiti intenti a dialogare in diretta con gli ascoltatori, delusi ed increduli per la fine della loro radio preferita.
L'ultima voce in onda da Radio Music 100 fu quella di Linus, che disse più o meno testualmente "... Beh, questo è tutto; noi vi salutiamo! Dopo tutti questi anni Radio Music 100 scompare, e buon divertimento con ".
Un attimo dopo per la prima volta nell'etere milanese risuonò lo storico jingle dell'emittente di Claudio Cecchetto, che di Radio Music 100 aveva acquistato sede, antenna e frequenza (appunto i 99.700 da Torre Ferta -oggi operativi da San Galdino-, che da quel momento sarebbero diventati i leggendari "Novantanovemilasettecento".

Fonte : Radiojurassico (1) con nostri inserti.


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Ultimo aggiornamento scheda : 21.12.2023

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