Anno per anno gli eventi principali riguardanti Radio Popolare denominata, quasi per antonomasia,
l'emittente della sinistra milanese per la sua storica vicinanza ai partiti e ai movimenti della sinistra italiana.
1975
La vigilia di Natale viene registrata al tribunale di Milano la testata Radio Popolare.
1976
Si forma la Cooperativa di Radio Popolare, fondata da rappresentanti di varie forze politiche e sindacali della sinistra
(Fim, Fiom, Uil, sinistra Psi, Lc, Mls poi Pdup, Ao ed altri).
I redattori ne sono soci. Gli ascoltatori lo diventano acquistando una tessera.
La radio comincia a trasmettere sulle frequenze di
di cui assorbe una parte dei redattori.
La sede è in corso Buenos Aires.Lo studio di trasmissione viene chiamato "metrocubo".
Il progetto è di Piero Scaramucci, che assume la direzione della radio.
Per la morte di Mao (09 Settembre) Rp manda in onda una corrispondenza dalla Cina di Edoarda Masi (1).
Il 7 dicembre Radio Popolare diventa famosa con la radiocronaca della contestazione e degli incidenti in occasione della prima della Scala:
quindici redattori chiamano in continuazione dai telefoni pubblici; Camilla Cederna (in incognito) fa la cronaca dall'interno del teatro
(al riguardo all' allegato (2) rievocazione
dei fatti dell' allora direttore Piero Scaramucci tratta da una puntata della trasmissione Rai "La storia siamo noi").
1977
Si struttura il palinsesto: dieci notiziari al giorno, la rubrica sindacale verso sera, il microfono aperto al mattino, le notturne in diretta con giochi di autocoscienza.
Sull'onda del movimento giovanile e studentesco prende vita la "Rubrica giovani".
Censurato dalla Rai, Dario Fo risponde agli ascoltatori in collegamento artigianale con decine di radio di tutta Italia.
"Nascono" Gino e Michele
con "Passati col rosso" ( all' allegato (3)
il finto rapimento di Gianni Agnelli in una trasmissione di Ottobre).
.
Le donne di Rp organizzano una grande festa al Palalido dove verranno amplificate le corrispondenze degli
incidenti di Roma e Bologna.
In autunno trasloco nella palazzina di via Pasteur. Scaramucci torna in Rai, nuovo direttore è Nini Briglia.
1978
E' l'anno del rapimento di Moro (4)
e della successiva uccisione (5) di Aldo Moro.
Telefonano i fascisti in una notturna sulla violenza dopo l'uccisione di due missini a Roma.
Si apre un grande dibattito nella sinistra: si devono lasciar parlare i fascisti?
In marzo la radio è il punto di riferimento per la grande risposta popolare all'assassinio di Fausto e Iaio,
due ragazzi del Leoncavallo ( all' allegato (6) l' edizione straordinaria del radiogiornale del 18 Marzo).
1979
Briglia lascia Rp per la carta stampata, inizia la direzione di Biagio Longo ( qui
nelle vesti di cronista durante i funerali di Fausto e Iaio dell' anno precedente ).
.
L'8 aprile Antonio Stella inaugura "Le testate degli altri", la rassegna stampa:
per mesi pagherà i giornali di tasca propria.
Cronache dalle fabbriche in lotta contro i licenziamenti tra cui l'appassionata diretta dell'assemblea Unidal.
1980
1980
Nascono "Radio Shabi", settimanale in lingua araba per gli immigrati e "L'altro martedì",
programma dedicato al mondo gay e lesbico.
All' allegato (7) Giorgio Gaber in una notturna di Rp.
1981
Radio Popolare trasmette i comunicati delle Br sul sequestro Sandrucci per favorire la liberazione dell'ostaggio.
Appena tornato a casa il dirigente dell'Alfa telefona alla radio per ringraziare.
Va in onda "Radio due tre", trasmissione sui diritti dei carcerati con testi dei detenuti di San Vittore.
Dieci radio lombarde trasmettono in contemporanea i notiziari di Radio Popolare.
Muore Bob Marley e Rp dedica uno special - allegato (8) .
1982
Prende quota "Ubik", rotocalco di cultura e approfondimento delle notizie.
Per i mondiali di calcio Rp organizza all'Anteo e al Cristallo proiezioni su schermo
gigante delle partite trasmettendo per radio le reazioni del pubblico.
Lucia Annunziata (9) da San Salvador per il secondo anniversario dell' assasinio di Monsignor Romero.
All' allegato (25) intervista dell' epoca al direttore Biagio Longo su come si sosteneva l' emittente.
1983
Si ristruttura la Cooperativa, che ha migliaia di iscrizioni non realmente gestibili.
Il numero dei soci viene portato a sessanta (metà lavoratori e metà esterni).
La Cooperativa affida la gestione della radio per sei anni ad una Srl di cui detiene la metà delle quote,
l'altra metà è di Fim, Sinistra Indipendente, Dp, Pdup, di esponenti della sinistra socialista e di un privato.
Nasce anche l'Associazione Radio Popolare. Non senza conflitti si ristrutturano gli assetti interni di Rp.
"Amore disperato" di Nada vince il Festivalbar, durante "un frocio per l'estate" l'altro martedì ne ripropone la cover -
allegato (10).
1984
Diventa popolare la trasmissione "Bar Sport" - allegato (11) -
, specchio raffinatamente grossolano della comunicazione tra tifosi: collaborano tre ascoltatori, la futura Gialappa's Band
(qui con Sergio Ferrentino).
Dalla latitanza il fascista Delle Chiaie si difende con una lunga ed esclusiva intervista telefonica.
Durante la finale del festival di San Remo Rp canta in diretta testi alternativi. Nasce "Metroregione", notiziario regionale.
Enrico Berlinguer è ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale di Padova, morirà il giorno dopo (all' allegato (12) giornale radio del 10 Giugno).
1985
Milano sepolta dalla neve discute attraverso Rp come vivere l'emergenza.
In anticipo sui tempi Rp fa scoprire la cultura e la musica russe con "Vaghe stelle dell'Orso".
Nasce "Borderline", cabaret radiofonico del pomeriggio.
Gli studenti del movimento dell'85 parlano attraverso la rubrica "Aula magna".
Trasferimento in centro, in piazza Santo Stefano 10
( qui la festa di Ferragosto nel grande cortile) .
Sergio Serafini diventa amministratore di Rp.
1986
Prima edizione di Extrafesta, musica del Sud del mondo.
Biagio Longo lascia Radio Popolare: la direzione è assunta da un quartetto di caporedattori: Bruna Miorelli, Paolo Hutter, Umberto Gay, Marcello Lorrai.
RP scopre l'esistenza delle tre lettere che aprono a Milano il caso Ligresti.
L'edizione "Mundial" di "Bar Sport" riceve il primo premio della storia di RP: il "David Campbell Harris" per "il futuro della comunicazione".
All' allegato (13) le reazioni alla Radio per il disastro di Chernobyl.
1987
Contestata nomina a direttore di Andrea Rivas che viene affiancato dai vicedirettori Hutter, Lorrai e Miorelli.
Prima edizione del "Bordertrophy", grande caccia al tesoro radiocomandata.
Parte "Notturnover", cronaca e collegamenti in diretta delle serate di Milano.
Renato Vallanzasca, evaso dal carcere, condece un'intervista esclusiva a Umberto Gay - allegato (14).
Prima di lasciare Radio Popolare Vallanzasca sottrae la patente a un redattore
, la vicenda viene ripresa in uno spot - allegato (15).
1988
Ventennale del '68: Rp evoca per un'intera giornata sussurri e grida di un'ipotetica radio libera di allora,
anche grazie a molti protagonisti del '68 che recitano se stessi.
I migliori scrittori italiani si cimentano in "Romanzo invisibile", radio-romanzo a puntate.
Seconda edizione di "Bordertrophy" - allegato (16).
1989
Cresce la capacità dei collegamenti dall'estero: dal Cile che finalmente va alle urne, alla Cina di piazza Tien An Men;
da Gerusalemme a Managua, da Parigi a Berlino.
Il corrispondente da Praga trasmette dalle facoltà occupate.
Da Palermo arrivano le prime comunicazioni sul nascente movimento studentesco della Pantera.
In autunno Andrea Rivas lascia la direzione, il coordinamento editoriale passa ai tre vicedirettori.
La Cooperativa, scadendo il contratto di affitto alla Srl, progetta una Spa che ridimensionando il peso delle forze politiche si fonda sull’azionariato popolare.
1990
"Sottovoto spinto" ironizza seriamente sui candidati alle elezioni.
"Popolarest" trasmette le voci delle radio dell'Est in italiano.
Assemblea permanente radiotelefonica della "Pantera" grazie a "Scuolabrodo".
Nasce Errepi Spa.
Il 1° maggio prende il via la campagna di azionariato popolare che ha subito successo: in sei mesi oltre diecimila azioni sono acquistate da ottomila persone.
Il coordinamento editoriale è assunto da Danilo De Biasio, Sergio Ferrentino e Marcello Lorrai.
Bar Sport Mundial : gioca l' Italia allegato (17)
1991
Rp racconta in diretta la guerra del Golfo e diventa punto di riferimento per chi si batte a favore della pace.
Una non stop di settecento ore dà voce ad angosce, paure e speranze di migliaia di ascoltatori.
Grazie ai redattori di lingua araba si ascoltano le reazioni dal Medio Oriente.
Il tentativo di colpo di stato contro Gorbaciov è seguito in diretta - allegato (18)
attraverso la gente che manifesta a Mosca contro i golpisti.
Memorabile la diretta, in collegamento con la radio della "Casa Bianca" di Mosca, dal parlamento russo nella notte dell'assedio.
Rp lancia un nuovo sistema di finanziamento: l'abbonamento.
1992
Cinquecento anni dalla conquista delle Americhe: Rp racconta celebrazioni, controcelebrazioni e le culture distrutte dao conquistadores.
Nuovo trasloco, in via Stradella 5.
In febbraio Piero Scaramucci lascia la Rai e torna a dirigere Rp.
Si sviluppano l' azionarato
e l’abbonaggio - allegato (19) .
Si rafforzano i notiziari del mattino.
Rp annuncia per prima l'avviso di garanzia a Bettino Craxi mentre l'Ansa tace a lungo e i telegiornali diffondono la notizia solo attribuendone la paternità a Rp.
Si struttura il primo nucleo di Popolare Network collegando in diretta per i notiziari Roma, Bologna, Firenze, Verona, Brescia.
1993
Il giorno dell'Epifania mille ascoltatori accorrono in via Stradella per comprare azioni di Rp.
In febbraio Rp entra a far parte del gruppo di lavoro di Amarc Europe (emittenti europee dell'Associazione Mondiale delle Radio Comunitarie).
Il 27 luglio, 8 minuti dopo lo scoppio della bomba in via Palestro, Radio Popolare inizia una diretta sull'attentato: telefonano i testimoni, poi i cronisti.
In settembre prima "dieci giorni" della campagna abbonamenti - allegato (20)
: sospese quasi tutte le trasmissioni ordinarie, si crea un grande happening radiofonico.
1994
Con uno strappo alla regola di non aderire a iniziative politiche, Rp aderisce alla manifestazione nazionale del 25 aprile.
Dall'alba a notte cinquanta cronisti animano una gigantesca diretta che diventa anche una sorta di guida per i trecentomila manifestanti.
La trasmissione sarà premiata dall'Unione Nazionale Cronisti. Nanni Balestrini ne farà un
libro.
Per le radiocronache dei mondiali di calcio "Bar Sport" richiama centomila presenze al Palatrussardi.
In autunno le dirette delle manifestazioni contro il governo Berlusconi sono un evento nazionale realizzato con settanta cronisti di tutto il Network
e studio centrale al Circo Massimo per seguire il milione e mezzo di manifestanti.
I notiziari locali vanno in onda negli orari dei regionali Rai, in competizione diretta.
La trasmissione “Piovono pietre” vince il Premio Nazionale Pepita d’oro.
1995
Gli azionisti sono tredicimila, gli abbonati superano i dodicimila.
Si fa sistematicamente musica in diretta: dallo Studio 4 interpreti di classica, gruppi giovanili inediti, cantanti famosi; in diretta la stagione dei Pomeriggi Musicali.
Da maggio il segnale di RP è irradiato su tutta Europa da
satellite.
Si allarga il Network. Rassegna stampa e Microfoni aperti sono trasmessi in rete nazionale da varie radio del network grazie a collegamenti con linee Isdn.
A ferragosto l'annuale Cortilparty deborda: quattromila persone fanno festa in tutta via Stradella.
1996
Radio Popolare festeggia il proprio ventennale.
Fra le altre iniziative speciali, dopo le tre edizioni '87-89 torna per un una tantum d'eccezione
"Bordertrophy"
.
Al Palatrussardi per gli europei di calcio si rinnova il successo di "Bar Sport".
Nasce il sito internet di Radio Popolare.
In settembre Radio Popolare va per la prima volta in gommone: sul Po segue la manifestazione leghista di proclamazione della Padania e grazie a questa soluzione
e ai corrispondenti sguinzagliati sulle rive del fiume dalla sorgente alla foce riesce a valutare con esattezza la modesta entità della reale partecipazione.
Radio Popolare ottiene la Medaglia d’oro di riconoscimento della Provincia di Milano perché “ha dato voce a quanti non hanno strumenti per incidere nei meccanismi della comunicazione di massa”.
1997
Nasce "Piovono Pietre" di Alessandro Robecchi
, rubrica di commenti critici e satirici sull'attualità sociale, politica e di costume, in onda in diretta cinque mattine alla settimana alle 7.45.
A marzo Radio Popolare promuove una campagna per spegnere le luci delle città in occasione della notte della cometa Hale Bop.
1998
In agosto si tiene a Milano, ospitato da Radio Popolare, il settimo convegno mondiale delle radio comunitarie: è la prima volta che l'organizzazione di un convegno
dell' Amarc è affidata ad un'unica emittente.
A Ferragosto è "Stradella Party".
1999
In ironica concomitanza con Sanremo, RP risponde all'equazione immigrazione = criminalità organizzando una rassegna della canzone italiana cantata
da cittadini immigrati.
Per tutti i 77 giorni della guerra contro la Serbia, Radio Popolare apre ogni notiziario scandendo il numero delle ore passate dal primo bombardamento Nato
sull'ex Yugoslavia.
La radio diventa luogo privilegiato di confronto - spesso lacerante - fra gli ascoltatori sull'intervento Nato e una fonte di testimonianze e notizie faticosamente dipanate
nella nebbia della disinformazione.
L'11 agosto, per l'ultima eclisse del millennio, RP racconta l'evento con gli occhi di decine di ascoltatori-corrispondenti, sparsi fra la Cornovaglia e il Golfo del Bengala.
Il 25 settembre RP ribatte con un happening notturno alla campagna di manifesti della giunta milanese del Polo che proclama che "Milano fa bene".
Ottomila ascoltatori si radunano in un parco e puntano le loro torce elettriche verso il cielo in modo da comporre la scritta, della lunghezza di un chilometro,
"Milano fa male"
, che,
fotografata
da un
satellite
, viene poi diffusa via internet.
Il 12 dicembre, trentesimo anniversario della strage di Piazza Fontana, RP racconta l'intera giornata con i protagonisti dell'epoca: una ricostruzione storica, sociale, culturale,
politica che si guadagna il "Premiolino".
Secondo riconoscimento per la trasmissione di Alessandro Robecchi “Piovono pietre”: il Premio Viareggio per la satira politica.
Radio Popolare ottiene anche il premio Art Directors Club Italiano per la miglior campagna pubblicitaria radiofonica.
2000
Esordisce "Sansone", trasmissione arruffapopoli a caccia di indignazione.
Dopo il "metrocubo" di Corso Buenos Aires, la palazzina con giardino di via Pasteur, il parquet sconnesso di piazza Santo Stefano, lo scantinato di via Stradella,
a giugno Radio Popolare entra nella sua quinta sede, questa volta di proprietà: i 2000 metri quadri di
Via Ollearo
.
Nuove attrezzature (si passa al digitale) e perfino un auditorium da 99 posti.
L'impegnativa operazione è finanziata anche attraverso l'acquisto da parte degli ascoltatori di un simbolico mattoncino, che va a comporre un enorme mosaico
(posto sulla parete esterna della nuova sede) concepito da Emilio Tadini.
A dicembre Radio Popolare convoglia le sue trasmissioni anche su satellite "in chiaro": in tutta Europa e Nord Africa basta una parabola e sintonizzarsi
su Hot Bird 4, 13° est, 12111 MHz, polarizzazione verticale.
2001
Vittoria annunciata di Berlusconi, elezioni amministrative e politiche, Genova-G8, 11 settembre, guerra in Afghanistan, Medio Oriente:
mentre gli avvenimenti incalzano, cresce nei confronti della radio la domanda di informazione e di punti di vista critici.
Aumenta ulteriormente il numero dei sostenitori-abbonati di RP, che superano i quindicimila.
Varata nel settembre 2000 "Onda anomala" affianca i notiziari e le altre trasmissioni di informazione e si afferma come programma di approfondimento.
Durante il G8 Popolare Network trasmette anche da Genova - allegato (21).
Gli inviati raccontano i trecentomila del movimento e documentano la violenza della repressione: la descrizione dello svolgersi dei fatti durante il corteo del sabato
è per molti manifestanti una bussola preziosa per orientarsi e sfuggire alle aggressioni delle forze di polizia.
Quando nella notte scatta il brutale assalto alla Diaz, i giornalisti del Network sono sul posto, e in una drammatica diretta riescono a dare subito la misura della gravità dell'accaduto.
Tre giorni di radio sintetizzati in un cofanetto di cinque CD prodotto da RP: Genova/luglio 2001.
Cronache. Radio Popolare riceve due premi: il Mosaico della Solidarietà e la Medaglia d’oro di Benemerenza civica (l’Ambrogino) perché
“voce libera e autonoma nel panorama dell’informazione, un luogo aperto al confronto delle idee”.
Dedichiamo l’Ambrogino a Driss Moussafir, il cittadino del Marocco morto nell’attentato di via Palestro a cui il Comune non aveva voluto concedere nessun riconoscimento.
2002 Piero Scaramucci
lascia la direzione
( lettera di dimissioni e
risposta dei lavoratori)
.
L'anno si apre con le truppe statunitensi a Kabul e si chiude con i preparativi della guerra anglo-americana contro l'Iraq.
Il consulente del Ministero del Lavoro Marco Biagi viene ucciso dalle "nuove" Br.
Gino Fasulo fa schiantare il suo aereo contro il grattacielo Pirelli, sede della Regione Lombardia: la nostra diretta verrà premiata dal Gruppo Cronisti Lombardi
con la targa "Cronista dell'anno".
Il Senato assegna il Premio Passetti a Popolare Network per la copertura del G8 di Genova.
A Firenze, per il primo Forum Sociale Europeo, concluso da un'enorme manifestazione pacifista, lavora una redazione composta da giornalisti delle radio di Milano,
di Firenze, di Bologna, di Carrara, di Taranto e di Venezia, dislocati tra le piazze della citta', lo studio allestito alla Fortezza da Basso, e la sede di Controradio.
I Mondiali di calcio vengono raccontati da Nippocampo: radiocronisti diventano gli ascoltatori delle nazioni in campo, ciascuno di loro parlando la propria lingua.
2003
La direzione di Ivan Berni
dura da marzo a novembre.
Il 15 febbraio, per le più grandi mobilitazioni pacifiste mai viste, Radio Popolare non si limita ad una lunga diretta con collegamenti da tutto il mondo:
quindicimila ascoltatori disegnano un gigantesco simbolo della pace all’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini.
Dal 19 marzo fino all'ingresso delle truppe statunitensi a Baghdad Radio Popolare è in diretta 24 ore su 24 con notizie, testimonianze, commenti e confronti sulla guerra.
A giugno 10.000 persone affluiscono al "Bye Bye Ciro Summer Party", la prima festa di "Sansone".
Durante la serata viene lanciata l'operazione Digital Medio: migliaia di ascoltatori appongono l'impronta digitale del proprio dito medio per protestare contro la legge Bossi-Fini.
La trasmissione "Vanity Blair" ironizza sui tic radical chic.
Nascono tre nuovi programmi: "Zagorà", quotidiano di idee, cultura e società; "Esteri", magazine di notizie dal mondo; il "microfono aperto serale".
Per combattere la crisi economica (e la depressione conseguente) Radio Popolare propone "Capodeuro", trasmissione che mette in contatto gli ascoltatori perché autorganizzino
il cenone di Capodanno a prezzi contenuti e ad alto rendimento.
2004 Massimo Rebotti
diventa direttore di Radio Popolare.
Nasce "Sherazade", storie e ricordi di persone e luoghi, di letteratura e astronomia, di fumetti e animali, che vengono raccontati direttamente dagli ascoltatori.
Comincia "Il Tenero Giacomo", manuale radio-diffuso di sopravvivenza urbana, per condividere esperienze, interessi e saperi, dotato di una redazione virtuale fondata sugli ascoltatori.
Radio Popolare si prepara al 60° Anniversario della Liberazione realizzando 7 trasmissioni sulle stragi compiute nel 1944 dai nazi-fascisti.
Dalla Spagna appena colpita dagli attentati, Radio Popolare racconta la mobilitazione della società civile che non crede alle bugie del governo Aznar.
Dalla Palestina racconta la scomparsa di un protagonista del XX secolo: Yasser Arafat.
L'anno finisce in un crescendo sanguinoso: dalla strage di bambini nella scuola di Beslan al maremoto nel Sud Est Asiatico.
2005
L’Italia si appassiona alle primarie e Popolare Network ha decine di inviati che raccontano la voglia di partecipazione.
L’Italia si appassiona molto meno ai referendum sulla fecondazione assistita e Popolare Network racconta la vittoria dell’astensionismo patrocinato dal Vaticano.
Scoppiano le bombe a Londra, il ministro Sarkozy accende le rivolte delle banlieues: eventi diversissimi ma entrambi ci costringono a fare i conti con i modelli multiculturali che collassano.
Per la prima volta l’Olly Party si arrende al “grande caldo”: l’appuntamento di Ferragosto è posticipato alla sera e si sposta al fresco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini.
Radio Popolare organizza il convegno internazionale “La radio: un mass media democratico”.
Nuovo riconoscimento: il Premio Passetti va Jurij Bogogna
e Lorenza Ghidini per gli speciali sul 60° anniversario della Liberazione
2006
Il movimento delle donne teme la cancellazione della legge sull’aborto e decide di “uscire dal silenzio”: Radio Popolare permette all’enorme corteo femminista di Milano di dialogare
con il contemporaneo presidio di Roma a favore delle unioni di fatto.
Per festeggiare il suo trentesimo compleanno Radio Popolare prepara diverse iniziative: un concorso per il logo del trentennale, un ciclo di trasmissioni per riascoltare i momenti più significativi
della nostra storia, un’edizione di tre giorni di Extrafesta.
Escono due libri su Radio Popolare:
"Ma libera veramente" e
"Vedi alla voce Radio Popolare" di Sergio Ferrentino ( intervista all' allegato (22) )edito da Garzanti.
Nel frattempo diventa comproprietaria (al 40%) di Radio BBS, l’emittente che lotta da anni per il suo diritto a trasmettere su Roma.
Crapapelata vince il Premio Città di sasso Marconi per il “miglior progetto di comunicazione indirizzato agli adolescenti e ai giovani.
E-Content Award premia il sito di Radio Popolare.
2007
Continuano i festeggiamenti per il compleanno di Radio Popolare.
A coronamento della sua consueta attenzione per le condizioni dei carcerati, la radio si conferma partner di Sin Sing Festival, l’iniziativa che porta all’interno delle carceri milanesi musicisti e artisti.
La trasmissione "Jalla!Jalla!"
(che si popone di “raccontare mondi sociali diversi e i loro territori. E di ascoltare buona musica”) diventa un appuntamento quotidiano di tutto il network. Massimo Rebotti
dopo tre anni di direzione rinuncia ad un secondo mandato.
La responsabilità editoriale passa a Michele Migone, Gianmarco Bachi e Danilo De Biasio.
Antonella Mascali ottiene il Premio Cronisti Guido Vergani per la sua intervista all’ex boss della n’drangheta Morabito.
2008
Per ricordare il 30° anniversario di Fausto e Jaio Radio Popolare organizza una trasmissione speciale dalla Triennale di Milano, dove è ricostruito lo studio di trasmissione
di quegli anni nell’ambito della mostra “annisettanta. Il decennio lungo del secolo breve”.
I pogrom contro i campi rom di Napoli e i divieti assurdi dei sindaci contro i migranti anticipano la svolta a destra che si concretizzerà nelle elezioni politiche.
Sfidando i luoghi comuni Radio Popolare chiede agli italiani di andare a vedere la partita Italia-Romania nel campo nomadi di via Triboniano: per molti una giornata indimenticabile.
A Radio Popolare va il premio “don Luigi Di Liegro per il giornalismo e la ricerca sociale” perché – è scritto nelle motivazioni – è “un punto di riferimento per tutti coloro che nel nostro Paese
hanno a cuore i diritti dei lavoratori, degli studenti, ma anche dei migranti, dei detenuti e di ogni categoria di minoranze e di marginali, spesso dando la parola direttamente a costoro,
senza mediazioni.”
A Michele Crosti l’Ambrogino d’oro per il suo lavoro di cronista municipale: lo dedica a Enzo Biagi a cui i partiti di destra continuano a rifiutare il riconoscimento.
Grande successo per la serata/tributo a De André: sul palco i protagonisti delle sue canzoni come giudici, carcerati, prostitute. Danilo De Biasio diventa direttore di Radio Popolare.
2009
Nell'anno delle trans, delle escort e della separazione di Berlusconi, Radio Popolare preferisce parlare d'altro.
Racconta con grande rispetto ma senza fare sconti a nessuno il terremoto dell'Aquila e le sue distruzioni: la trasmissione
"Tenda 6" , realizzata da un campo di sfollati,
vincerà il premio Sasso Marconi.
Gli attacchi del governo sul caso Englaro scatenano i nostri ascoltatori che, quando muore Eluana, scriveranno cantinaia di messaggi al padre .
2010
ERREPI SpA e la Cooperativa Radio Popolare decidono di dare una svolta al Network.
La situazione politica e sociale, le esigenze di informazione indipendente di alto livello sono le motivazioni alla base di questa scelta.
Dopo la positiva esperienza di Radio Popolare Roma si vuole iniziare un percorso per consolidare il
Network ma anche per ampliarlo.
La "banda", trasmissione della coppia Bachi-Pestalozza, si trasferisce - non solo metaforicamente - sul tetto, in solidarietà con le lotte per il lavoro
e un futuro migliore.
In autunno un sostanzioso cambio di palinsesto: dalle 7.30 alle 9.30 di mattina l'informazione si arricchisce di news, interviste, rubriche e reportage.
Dalle 12.40 alle 13.00 l'informazione si "allarga" con speciali ed una rassegna stampa internazionale.
2011
Di Ketty Passa e Gianpiero Jam Kesten sono le voci della nuova canzone
per la campagna abbonamenti - allegato (23)
2012
A Marzo le dimissioni di Danilo De Biasio
( qui
sua mail sulla fine del ruolo indirizzata ai lavoratori della Radio).
Novembre: momenti di tensione
in Radio per il tentativo di incursione
da parte di militanti di Casapound.
2013
La nuova direzione editoriale è affidata a : Marina Petrillo, Massimo Bacchetta e Raffaele “Lele” Liguori. Evento
per raccolta fondi in un periodo non di emergenza ma di difficoltà - Millecanali.
31 Maggio: la radio segue in diretta il funerale di Franca Rame - allegato (24).
2014
In occasione del centenario della Grande Guerra, esperimento riuscito di trasmissione di divulgazione storica:
“Autista moravo”.
L’intero ciclo di trasmissioni viene pubblicato anche su una chiavetta usb.
2015
Doppio cambio ai vertici di Radio Popolare: Catia Giarlanzani prende il posto di Sergio Serafini come amministratrice delegata e Michele Migone diventa direttore.
Per il 70° anniversario della Liberazione Radio Popolare fa parlare protagonisti e testimoni, riscopre luoghi ed episodi, ripropone le musiche di allora con la trasmissione
Radio Milano Liberata. Tutte le puntate sono riproposte in una chiavetta usb, in accoppiata con il ciclo di trasmissioni di Memos dedicate alla Costituzione.
Insieme a Anpi, Arci e Insmli Radio Popolare propone di festeggiare la Liberazione ballando: aderiscono in tantissimi, più di 200 feste, da Buenos Aires a Carloforte.
2016
All' allegato (26) nella trasmissione Storia Popolare del 28.03.2016, Sergio Ferrentino (ex-direttore della Radio)racconta il rapporto con gli ascoltatori di Radiopopolare. Borderline, Bar Sport e gli altri programmi diventati famosi grazie, anche, al supporto di chi ascolta. Con gli interventi di Ganpiero Piretto, Sandro Pellò e Giogio Lauro.
2017
Radio Popolare presenzia alla terza edizione di “RadioCity” evento che celebra la radio con oltre 200 emittenti
da tutta Europa e più di 70 ore di diretta.
2018
Nel 2018 gli abbonati alla Radio sono oltre i 16.000, quota mai raggiunta in precedenza.
Qualche cifra :
Età degli abbonati: la classe di età più rappresentata è quella dai 50 ai 60 anni (circa un quarto), gli under 50 sono oltre il 40% .
La provenienza : un terzo degli abbonamenti di quest’anno (oltre 800) proviene da Milano; estendendo il calcolo alla provincia di Milano si arriva alla metà.
La seconda provincia più rappresentata, a una certa distanza, è Monza Brianza (circa 200).
Gli abbonamenti dalle altre province in cui la radio è ascoltata attraverso il segnale FM sono circa 800, quelli da ascolto via web (altre regioni o estero) sono quasi 200.
Nuovi iscritti : i due terzi degli abbonamenti risultano essere del tutto nuovi.
2019
Notevole successo per "All you need is pop" la tradizionale festa annuale della Radio svoltasi in tre giornate ad inizio Giugno nel parco dell’ex Ospedale Psichiatrico Paolo Pini,
con la presenza di quattordicimila persone.
2022
A differenza delle precedenti occasioni, Radio Popolare segue i mondiali di calcio non con trasmissioni ironiche ma da un punto di vista
prettamente giornalistico ed umanitario.
2023
A Novembre Radio Popolare rinnova la partnership con Bookcity Milano