Emittente di Milano, fondata da Renato Brioschi dei Profeti e da Adriano Solaro, allora presidente delle Edizioni Musicali Chappel-Intersong.
La sua sede era in via Soperga 57, irradiava i suoi programmi dai 103,900 mhz, direttore Maurizio Calì.
Fra i collaboratori Alex Peroni, Clay Wilson, Max Venegoni, Beppe Fara, Walter Tenz.
Fonte : Storiaradiotv (1)


Da una biografia (non più in linea) di Max Venegoni
....1976 apre Radio Uno Lombardia, ed è proprio in questa che Max comincia a parlare ai microfoni, dando semplicemente i risultati delle partite di calcio, che in quel periodo si giocavano tutte alla domenica alle 14,30 e possiamo immaginare con soddisfazione quando riguardavano una vittoria della sua Inter.


da una intervista ad Alex Peroni su Storiaradiotv (2)
La mia avventura radiofonica è iniziata per caso: ero con una sbarbata a casa mia e chiamai Radio Uno Lombardia per chiedere un pezzo con una dedica.
Quello che stava trasmettendo, Maurizio Calì, di solito faceva un programma rock e di colpo, fra Cugini di Campagna, il Giardino dei Semplici, Mino Reitano e quant’altro, si sentì chiedere Good times bad times dei Led Zeppelin.
Mi fa un panegirico di venti minuti, una dedica di due ore e poi mi raccomanda di non perdere il programma del lunedì seguente sui Led Zeppelin, e poi "vieni a trovarmi un giorno che parliamo un po’ ".
Minchia, figuratevi il trip!
Pigliai l’autobus, la radio era in via Soperga e ogni due palazzi c’era una casa cinematografica.
Suonai, mi aprì la porta Renato Brioschi dei Profeti, che era uno dei soci.
Cazzo! Suono il campanello e mi apre un vero cantante, mio Dio!
C’era Max Venegoni dietro la scrivania, stava li a rispondere al telefono perché era l’ora del ruscaggio della fighella per la sera: era il 5 luglio 1976, dico che ho un appuntamento con Maurizio, mi siedo e aspetto.
Intanto Venegoni faceva il figo al telefono: lui viveva li, perché allora non c’erano stipendi, e siccome era una sbandato gli avevano dato una stanza; doveva chiudere e aprire le trasmissioni.
E chiudeva le trasmissioni alle 3, alle 4 di notte, quando gli pareva.
Ah sei arrivato, pensavo non venissi più!
C’era un bellissimo tavolone con quattro microfoni che penzolavano, io mi sedetti li, parlai con lui.
Guarda che ti ho sentito in cuffia. In che senso? Eravamo in onda, sai? Lui quindi le domande me le ha fatte in onda, stavo svenendo quando me l’ha detto.
Insomma mi ha detto vieni, io sono andato ed ho cominciato a trasmettere”.
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