L’esordio è quello tipico del 1976: sei ragazzi (Tony, Edmondo, Maurizio, Franco, Fabrizio e Cristiano) decidono di cavalcare l’onda elettromagnetica ed aprono una radio libera.
Sono le ore 17 di una giornata di un caldo giugno, quando a Milano, la frequenza 91,950 MHz viene occupata da trasmissioni musicali con l’identificativo Radio Villa Briantea.
Nell’etere meneghino sono già in onda almeno una trentina di emittenti ma l’apertura di una nuova stazione fa ancora notizia.
E Radio Villa Briantea, così appellata per via della particolare sede messa a disposizione dall’impresa costruttrice di un immobile di Via F.lli Bressan 16 (ma la sede legale rimarrà sempre in Via Martin Lutero 7) in un’avveniristica e moderna zona di Precotto (“L’oasi di Villa Briantea”), si fa notare, non tanto e non solo per il contenuto delle trasmissioni – tutto sommato allineate alla media del periodo – quanto per un curioso adesivo con un cagnolone (Bobtail) dalla lingua rossa che, a detta dei fondatori “andava letteralmente a ruba”.
Radio Villa Briantea è essenziale: un mixer a cinque canali, due giradischi Lenco, un registratore a cassetta Audiola, presto integrato da un multilettore americano Stereo 8 per la copertura delle 24 ore attraverso 20 cartridge e l’immancabile cuffia Sennheiser costituiscono l’intera dotazione tecnica.
I soli 30 W erogati dal trasmettitore, considerata la favorevole postazione su un palazzo di 9 piani, favoriscono la copertura, estendendola a tutta la città di Milano e a parte della provincia.
I jingles, rubacchiati come d’usanza a Radio Luxembourg, sono confezionati attraverso lunghe veglie davanti al ricevitore in onde medie ed alternano le trasmissioni dello speaker di punta, Maogallo (Mao), uno dei pochi che può vantare esperienze precedenti, segnatamente nell’altolocata .
La trasmissione di punta di Radio Villa Briantea diviene però un programma fuori dagli schemi: “Ora strampalata”, condotta da Arc-en-ciel, alias Fràssatis, un gentiluomo di altri tempi sulla settantina, che, con una calda voce molto radiofonica, distingue il flusso musicale omogeneo della modulazione di frequenza cittadina trasmettendo una musica anni ’40 che spezza la continuità di un palinsesto young oriented.
La Radio è sempre più seguita, grazie ai consueti programmi di annunci e dediche, ma anche ai prenotturni (22/24) marchiati “Buona notte Milano” e cresce, anche negli inserzionisti, che si fanno sempre più numerosi e qualificati, consentendo l’acquisto di apparecchiature più professionali.
A tal riguardo, Radio Villa Briantea diviene una sorta di laboratorio di Massimo Munter, che lì testa il primo (matricola 0001) della fortunata serie di mixer a 10 canali che, insieme ai Semprini, avrebbero contraddistinto gran parte dell’emittenza privata lombarda (e non solo) e che possono telecomandare (a filo, ovviamente) due Revox in cascata, tre giradischi a partenza istantanea, due jingles machine con doppio lettore Stereo 7 ciascuno (le prime in Italia) ed un traslatore telefonico.
Nel frattempo – siamo ormai nel 1977 – le radio milanesi potenziano i propri impianti FM per farsi sentire in un etere sempre più congestionato e anche Radio Villa Briantea deve dotarsi di un trasmettitore più potente: nella specie, un apparato da 1,7 kW, fornito dalla milanese Teleservice collegato ad una collineare a 4 dipoli della Irte di Gallarate.
Continuando ad investire Radio Villa Briantea trasferisce gli studi nella bella sede di Via Popoli Uniti riuscendo ad entrare in uno dei primi circuiti per la pubblicità nazionale su radio locali : Milano Cinque, della concessionaria A. Manzoni & C.
Le altre radio coinvolte in questa esperienza erano le già affermate , , , .
Economicamente è di certo un bel colpo : con Milano Cinque gli spot passano da rionali a nazionali e nell' ottica di un ulteriore salto di qualità i fondatori decidono una joint-venture con la vicina che porterà alla modifica del nome in (dove continuiamo la storia).

Fonte Newslinet.it (1) con nostri inserti.

Tutta la storia della radio è narrata nel libro "92" (2) di Cristiano Deliberato, uno dei fondatori.

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Ultimo aggiornamento scheda : 10.06.2024

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